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Contenuti aggiuntivi - Sette vite in pausa

Aggiornamento: 16 nov 2023


In questo post riassumo i contenuti aggiuntivi del mio libro “Sette vite in pausa”. Troverete il profilo e i tratti distintivi dei sette protagonisti del romanzo insieme a qualche curiosità su come si sono originati nella mia mente, oltre alla descrizione di alcuni luoghi e aspetti particolari del romanzo. Buona lettura.

Greta - La prima delle sette vite dei protagonisti del romanzo. Una ragazza tanto discreta e dolce quanto caparbia e sorprendente. Non si trucca spesso, ama disegnare, è una di quelle che dopo la doccia non finisce mai di asciugarsi i lunghi capelli, lasciandoli sempre un po’ umidi. Ha contemporaneamente la voglia e la paura di costruirsi una vita da sola. Decide di passare il Natale in Trentino Alto Adige, in compagnia di una zia che non ha più visto da quando è misteriosamente uscita dalle loro vite e lei era ancora una bambina. Lì, l’atmosfera calda e profumata del Natale la coccolerà e la accompagnerà nel suo viaggio alla scoperta di se stessa e della verità.

Dicono di lei: “una ragazza garbata e a modo, davvero ben educata”; “quella ragazza così solare, così bella e spontanea”; “Quella ragazza lo aveva stregato. Il punto è che lei aveva la straordinaria prerogativa di comportarsi sempre in maniera diversa da come lui si aspettava. … Era incredibile, sembrava programmata per metterlo in difficoltà.”

GUSTAV E DAFNE sono una famiglia. Il loro è un amore pieno di prospettive, proiettato verso il futuro. Gustav ha un lavoro che lo occupa molto ma ama Dafne di un amore solido e protettivo, lei ha lasciato tutto per lui e ha ricostruito la sua vita in un paese in cui non conosceva nessuno. Vivono una vita serena, in una accogliente casetta, un gioiellino, perfetta per una coppia giovane come loro... "quella casetta, con la stufa accesa, il calore delle tisane e delle lunghe chiacchierate dopo cena" è il loro nido. Gustav è alto, elegante, biondo con capelli cortissimi e un fisico ben disegnato. Dafne ha occhi grandi, brillanti e scuri, è alta e la sua cascata di capelli neri e ricci incornicia un viso dolce come il suo carattere, mite e gentile. Una sorella maggiore amorevole e protettiva. Dicono di lei: "Lei sapeva ascoltare. Secondo Greta avrebbe potuto essere l'amica ideale". CURIOSITA': Per il personaggio di Dafne mi sono ispirata alla mia amica Raffaella, con la quale ho condiviso per più di dieci anni la casa e uno dei più bei pezzi di vita

Lorenzo - La quarta delle sette vite dei protagonisti del romanzo. Un uomo che si è costruito da solo, uno che ce l’ha fatta, che ha raggiunto i suoi traguardi affrontando e superando le difficoltà. Nel frattempo è stato anche sostegno e sprono per le sue due sorelle. Fidanzato ad una splendida donna e accolto nella famiglia di lei, saldamente inserito nella buona società milanese. La sua parola è orgoglio. Orgoglio per ciò che è diventato, orgoglio caratteriale che diventerà per lui un ennesimo ostacolo. Sua sorella Dafne desidera per lui un futuro diverso da ciò che si prospetta.

“Il suo sguardo la colpì subito, era scuro e accigliato e soprattutto non accennava ad abbassarsi o a cambiare direzione.”

Lo sguardo di lui era inesorabile, lui le leggeva dentro, la spogliava di tutte le barriere che lei cercava di innalzare. La guardava profondamente, i suoi occhi erano dolcissimi ma il suo sguardo era buio.”

Per descrivere il carattere di Lorenzo ho “usato” un carattere maschile che conosco molto bene… Tanto impegnativo da comprendere quanto irresistibilmente affascinante…

Horge - Un bambino di sei anni, buono e vivace. Un bambino che a quell’età è già stato tradito dalla vita e poi dalla vita stessa consolato. Conduce un’esistenza ormai serena a casa dello zio che si prende cura di lui con lo stesso amore e maggiore impegno di un padre. Con lo zio ha costruito un rapporto di conforto e di profondo affetto. Il Natale per lui è il grande albero di Natale a casa di Anne, insieme alla neve, ai regali e alla cioccolata calda in tazza della signora Maier. Anche la sua è una vita in pausa e proprio la sua innocenza e la sua ingenuità spezzeranno le illusioni degli altri protagonisti, dando il via alla presa di coscienza che farà “ripartire” le loro vite. Perché i bambini sono questo: purezza, calore ed energia: il vero motore delle vite degli adulti.

“Era un quadro a tratti magico: un bambino cresciuto con ritrovato entusiasmo per la vita e un ometto che aveva deciso di punire il mondo privandolo della sua voce parevano essere felici come non mai, con l’intensa profondità che solo la felicità dell’attimo presente sa dare.”

Javier - Affascinante, indipendente, innamorato. Javier Aguilar è un affermato critico d’arte e professore universitario. Da sempre desiderato da molte donne, il suo cuore è sceso dal treno delle facili avventure nell’attimo in cui ha incontrato il talento e la personalità di Anne. Ora è tutto suo. Mi sono trovata ad invidiare io stessa la protagonista del mio romanzo per avere l’amore di Javier… L’ho descritto talmente bene che me ne sono innamorata anch’io. Oltre ad essere un uomo affascinante, è anche uno zio amorevole per Horge, un caro amico per Lorenzo e l’ancora di salvezza di Greta.

“La sagoma longilinea e asciutta di Javier era sul vano della porta d’ingresso. Aveva ancora addosso il cappotto e la sciarpa, si era tolto solo il cappello a falda e la stava aspettando. Aveva un’aria umida e provvisoria. Un misto di ansia e di incertezza cercava di impadronirsi di lui e Javier sapeva che non poteva permetterlo.”

Anne - L'ultima e la più "importante" delle 7 vite dei protagonisti del romanzo. Anne è la vita che unisce le altre sei vite tra loro. È l'amica, la zia, la compagna, la madre adottiva. Si porta dentro un segreto, un ricordo e un dolore che la imprigionano senza consentirle di compiere le scelte più importanti ma, nonostante questo, ama e protegge chi vive intorno a lei. È un'artista affermata, ha raggiunto nella vita il successo che merita, è una donna forte e volitiva. La sua è la casa che accoglie tutti, il luogo del cuore in cui tutti arrivano e vogliono restare.

CURIOSITÀ: Per il carattere di Anne mi sono ispirata in parte alla mia mamma Anna.

I VINI NEL LIBRO - Quattro sono i vini citati nel libro. Gewürtztraminer. È il mio vino preferito, l’ho provato la prima volta a Udine in una solitaria serata di pioggia nera: ero lì da sola per seguire un corso di formazione, alloggiavo in una foresteria senza TV, senza internet né asciugacapelli e così, nonostante la pioggia, sono uscita… A bere :D. Müller Thurgau. Il suo vitigno proviene da un incrocio di due vitigni diversi, ad opera di un enologo svizzero di nome Hermann Müller da cui prende il nome. Gli incroci a volte funzionano alla perfezione, come in questo caso, a volte provano in tutti i modi a funzionare, senza riuscirci. Merlot. Viene da un vitigno di provenienza francese, l’ho acquistato con mio marito (allora eravamo solo due fidanzati a passeggio) durante una vacanza in Friuli Venezia Giulia, nel 2007. Stiamo ancora aspettando un’occasione speciale per aprire la bottiglia. Teroldego Rotaliano. Questo vino mi è particolarmente caro. Ricordo questo nome particolare fin da quando ero un’adolescente: mio padre studiava per l’esame da Sommelier del secondo anno e si era disegnato una cartina con tutti i nomi dei vini divisi per regione e io glieli risentivo abitualmente. Questo vino del Trentino Alto Adige mi ricorda una vita in cui tutto era facile. E senza pensieri.

IL LAGO DI RESIA - Nel capitolo 14 “Gita al lago” i protagonisti del romanzo visitano il lago di Resia. Si tratta di un lago molto particolare, risultato dell’unione di due laghi preesistenti a seguito della costruzione di una diga, anni dopo la seconda guerra mondiale. Lo sbarramento unì i due laghi e sommerse l’abitato di Curon, i cittadini furono costretti ad evacuare. Il paese fu poi ricostruito più in alto, in adiacenza al lago. Il campanile Romanico della chiesa del paese (risalente al 1357) svetta ancora al centro del lago rendendo così il panorama lacustre unico al mondo. Abbiamo visitato il lago nel Dicembre 2015 e la sua storia mi ha molto colpita. La leggenda narra che, nelle fredde notti invernali, si possa ancora udire in lontananza il lamentoso suono delle campane, rimosse dal campanile fin dalla creazione del lago…

Il capitolo 14 è il capitolo che segna la svolta nella storia dei sette protagonisti, a conclusione del capitolo si svela un non-detto che, a cascata, origina un susseguirsi di eventi che costringe e conduce ognuno dei personaggi a prendere delle decisioni che segneranno un nuovo inizio per le loro vite.

LA GRANDE CASA DI ANNE - Per descrivere a casa di Anne e ambientare le scene che vi si svolgono mi sono guardata e ritagliata un po’ di riviste di arredamento, ho disegnato qualche planimetria e ho immaginato la mia casa dei sogni.

Al piano terra il portone si apre su un ingresso raccolto ma accogliente e soprattutto funzionale, pieno di tutto ciò che può servire in un posto dove potrebbe nevicare e fare molto freddo, come a Mangart. Quando entra lì per la prima volta Greta pensa che “Se tutta la casa fosse stata affascinante anche solo la metà di quanto lo era l’ingresso […] sarebbe potuta rimanere lì per sempre.” Dall’ingresso, un secondo portoncino conduce nell’ampia sala che lascia la protagonista meravigliata per la scelta dei dettagli e dell’arredamento. Con pochi gradini si scende nella comoda e attrezzata cucina, il regno della signora Maier. Dalla cucina una porta finestra conduce sul giardino sul retro dal quale si gode di una splendida vista sul paese e sulle colline coltivate a vigneti. Al primo piano si trova la camera da letto padronale, lo studio di Anne e i servizi principali , al secondo piano ci sono le due camere per gli ospiti e il sottotetto ospita un’ampia stanza da letto con studiolo annesso per i signori Maier. Anne ha fatto trasformare il vecchio spogliatoio in una ulteriore piccola stanza da letto, comunicante con quella dei signori Maier, nella quale dorme il piccolo Horge, quando va a trovarli.

E poi c’è quella che Anne chiama “la casetta”, una dependance nella quale vivono Dafne e Gustav, per immaginarla mi sono ispirata alla nostra prima casa dopo il matrimonio, piccola, raccolta e accogliente dove vivere in serenità e sicurezza le esperienze importanti della vita.

Qualcuno potrebbe dire che la casa di Anne è “lo sfondo” al romanzo Sette vite in pausa ma probabilmente la parola “sfondo” non è adatta. La grande casa è un’entità viva, che accoglie i protagonisti e ne stravolge le vite, il suo fuoco scoppiettante li coccola mentre provano a rimettere i pezzi della loro esistenza ognuno al proprio posto, cercando l’incastro più giusto che spesso non coincide con quello più comodo.


Questo è l’ultimo dei contenuti aggiuntivi, spero che la vostra curiosità sia stata solleticata da questi piccoli dettagli e che, se non lo avete già fatto, proviate a leggere il mio romanzo!!!

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