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Di libri giusto 3 per il 2023!

  • Immagine del redattore: disantemarta
    disantemarta
  • 29 gen 2023
  • Tempo di lettura: 3 min

Sta finendo Gennaio, il primo mese del nuovo anno e allora voglio raccontare le mie impressioni su tre libri letti nel buon (?) vecchio 2022. Inizio col precisare che non sono tre libri qualsiasi ma tre romanzi che non ho scelto io per me: li ha scelti e me li ha regalati il mio “maritozzo”. Non nego quindi che li ho approcciati con un certo scetticismo :D

Sbagliavo. Mi sono accorta, anche questa volta, che dopo otto anni di fidanzamento e undici di matrimonio mi conosce fin troppo bene… Perché mi sono piaciuti molto, tutti e tre!


Il primo che ho letto è “L’IMPREVEDIBILE PIANO DELLA SCRITTRICE SENZA NOME” di Alice Basso. La protagonista è la ghostwriter Vani Sarca, che all’inizio sembra un personaggio un po’ stereotipato ma andando avanti si rivela molto eclettico e originale. Vani si trova a dover usare il suo spiccato intuito per le relazioni interpersonali per risolvere il mistero del rapimento di una delle sue “clienti”, tra l’altro una della quale ha davvero una bassa considerazione. Sarà coinvolta nelle indagini da uno scontroso e sarcastico commissario e nel frattempo vivrà una insospettabile storia d’amore con un altro dei suoi clienti, affascinante e apparentemente perfetto… Una storia leggera e coinvolgente, che ho letto proprio con piacere. Ho chiuso l’ultima pagina con rammarico perché era finito. Poi, con mio grande piacere, spulciando su internet, ho scoperto che è il primo di una serie di cinque romanzi, leggerò di certo i successivi!


Il secondo è “QUEL CHE AFFIDIAMO AL VENTO” di Laura Imai Messina. Questa storia mi ha subito sfiorato il cuore. Poi me lo ha stretto. E poi me lo ha scavato. Sono una mamma e la storia di Yui mi ha coinvolta particolarmente. La scrittrice la racconta con una delicatezza tutta particolare e, seguendola su Instagram, mi è sembrato che si tratti di una delicatezza e un’attenzione tipica proprio del suo modo di vivere e di vedere il mondo. L’idea che possa esserci un “telefono del vento” per recuperare e per pronunciare le parole non dette a chi amavamo è davvero consolante e il fatto che ci siano delle persone che si occupano di tenere fruibile il giardino che ospita il telefono lo è ancora di più. È la storia di una morte, di una lotta e di una rinascita, lenta, lunga e paziente.


L’ultimo è “IL CUORE SELVATICO DEL GINEPRO” di Vanessa Roggeri. Di questo romanzo mi sono innamorata. Ogni volta che ero costretta ad interrompermi nella lettura non vedevo l’ora di riprendere e quando ero consapevole che stesse per finire ho rallentato e interrotto volontariamente per farlo durare di più. Lo faccio sempre quando mi piace tanto tanto una storia. Il romanzo è ambientato in Sardegna, un’isola che visitato due volte e che ho apprezzato molto. In questo romanzo si mischiano superstizioni e amore, invidie e affetti. Lucia, la protagonista, ha un cuore grande e una mente salda ma impaurita a causa dell’ambiente e della famiglia che l’ha sempre circondata. È per questo che è l’unica che protegge Ianetta, la sua settima sorella femmina, destinata dalla nascita e costretta dalla vita ad essere una strega, isolata e scacciata da tutti. Da tutti meno che da lei, la sua Lucia. Che non l’abbandonerà mai. Non so se il fatto di avere una sorella minore a cui voglio tanto bene o di aver avuto i nonni che credevano e raccontavano di streghe e lupi mannari ha contribuito a farmi innamorare di questo romanzo ma non ho potuto proprio farne a meno.


Tre libri interessanti e coinvolgenti in tre modi completamente diversi, ottimi per inaugurare le letture del 2023. Buona lettura a chi si fiderà della mia opinione!


 
 
 

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